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Piero Lerda
 
Collettiva
21 Giugno / 22 Luglio 2012
Mosaico di esperienze artistiche
Libertà espressiva di 16 artisti contemporanei
Mostra a cura di Willy Darko





Ex Monastero Chiesa della Beata Vergine
Piazza Cavour Villafranca Piemonte (To)
giovedì - venerdì 15:30-19:00
sabato - domenica 10:00-12:30 / 15:30-19:00
tel: 011 - 9807107 info@comune.villafrancapiemonte.to.it
darkostore@libero.it

 
Mosaico di esperienze artistiche

I protagonisti di questa mostra sono artisti operosamente tenaci che lavorano da anni con continuità e costanza. Silenziosi, fuori dal chiasso, dalla confusione e dal caos del sistema dell’arte contemporanea, coerenti e onesti nella loro ricerca personale, sempre fedeli alla cifra che li contraddistingue. In questa collettiva si dipanano storie, vicende, idee ed esperienze, tutte diverse fra loro, ma che non vietano al gruppo di mostrarsi assieme, di rivelare un modo autonomo e originale di presentarsi, di confrontarsi l’un l’altro, rafforzando con il dialogo aperto e un dibattito franco e sincero, le singole personalità.
Facciata del Monastero Chiesa della Beata Vergin

Testimoniano, nella diversità dei loro spunti ispirativi, la ricerca e la sperimentazione dell’arte attuale che si nutre di assunti e capacità interpretative peculiari del momento storico in cui viviamo. Sono ragionamenti, riflessioni e argomenti organizzati secondo le tecniche delle arti pittoriche e plastiche ma che sono sempre di diretta derivazione del vissuto interno del singolo individuo (con valenze a volte di tipo autobiografico, intimista, identitario), o di genesi esterna e pubblica (con significati riconducibili, spesso in maniera inconscia, a valutazioni politiche, sociologiche o filosofiche). In ultima analisi gli artisti in mostra ci offrono quei segnali sulle tendenze culturali attuali che agitano la contemporaneità e che sono fondamentali per ognuno di noi per orientarsi nella temperie culturale e sui suoi sviluppi. Guardare al futuro è nostro dovere ma per procedere bisogna avere la forza del passato che è l’unico stimolo per inventare nuove soluzioni credibili e realizzabili. L’esposizione mette a fuoco questo mosaico di esperienze artistiche e la loro parabola creativa che è sintesi di stile, forma e contenuto. Inoltre la rassegna si propone di documentare la partecipazione di diversi artisti internazionali, facenti parte della sezione “Loop” del festival “VIDEODIALOGHI” del 2011 a Torino.
le opere esposte

La curatrice Alison William nel presentare i protagonisti mette in risalto l’importanza della rielaborazione critica e della sua storicizzazione nell’ambito della storia dell’arte contemporanea. Completa l’evento una video documentazione a cura di Willy Darko sull’esperienza artistica di Francesco Tabusso. Un omaggio affettuoso al pittore, che si è spento recentemente e che ha testimoniato nella sua arte, i valori della gioia del vivere con una grande qualità pittorica e una rara attenzione alla narrazione compositiva.
le opere esposte
AQUILONE,1972,tecnica mista su carta,cm, 70x70


Video Arte
Ektoras Binikos - Germán Britch - Larry Caveney - Vienne Chan - Glenn Church - Michael Douglas - Danny Germansen - Niclas Hallberg & Stina Pehrsdotter - Ulf Kristiansen – Bill Millett - Verena Stenke Pagnes & Andrea Pagnes - Uma Ray - Anders Weberg
Mostra e catalogo a cura di Willy Darko
Video Arte a cura di Allison Williams
Testo critico Giovanni Cordero
Catalogo in galleria
Patrocinio Comune di Villafranca Piemonte
Ingresso libero – Arte contemporanea
Durante tutto il periodo della mostra verrà proiettato un videodocumento realizzato da Willy Darko sulle opere dell’artista recentemente scomparso : Francesco Tabusso..

 

Daniela Baldo: ama la dimensione introspettiva che si estrinseca nell’enigma della figura umana, affronta la pittura con una ricchezza cromatica con segni, sgocciolature e grumi di pigmenti che ricompone con efficaci soluzioni a collage. Piera Bessone: libera una fresca vena pittorica con addensamenti della scena artistica connotata da arpeggi timbrici e pulsanti. Il vivace ventaglio dei colori e la sua matericità danno forza al segno che si esprime con potente vitalità e tensione creativa. Venere Chillemi: con una narrazione di richiamo astratto deflagra la sua tavolozza con mille schegge di luce. Le immagini pur ricordando il libero gioco dell’immaginazione fantastica, sono anche espressione di scrupolosa indagine psicologica e analisi culturale. Mariella Crosio: si racconta con un’arte visionaria caratterizzata da componenti plastiche e da grafie dalla trama robusta e ben costruita. Sono figure stilizzate, immerse in una dimensione trasfigurata che rivelano l’intuizione armonica, pulsante e vitalistica del suo fare artistico.

Interno del Monastero Chiesa della Beata Vergin

Piero Lerda: restituisce con le sue sperimentazioni artistiche il senso ludico dell’arte, ma anche la straordinaria funzione di conoscenza, di comunicazione e non solo di godimento estetico che la rende essenziale alla vita umana. Adolfo Damasio Levi: rivisita l’universo della scrittura in un sintetico e originale racconto letterario ricco di simboli e metafore. Nelle opere regna una soffusa nostalgia per ricordi infantili e spazi della memoria personale, resi essenziali per accentuarne la carica espressiva. Mauro Franco: sancisce nelle sue opere, con un linguaggio essenzializzato, la drammaticità esistenziale attraverso una pittura materica e gestuale densa e immediata. Gli apporti extrartistici aumentano, con il loro ritmo dinamico di linee e colori, le tensioni e gli enigmi. Mario Giammarinaro: risponde alle problematiche ecologiche e sociali della truce cronaca ambientalista, dipingendo paesaggi carichi di presagi inquietanti che hanno il carattere non solo di rielaborazione conoscitiva ma anche d’impellente urgenza risolutiva. Fernando Montà: espone superfici sapientemente preparate, dove l’intreccio di linee, segmenti e segni colorati danza in un vortice instabile e leggero. Vengono a crearsi una sorta di paesaggi aerei e impalpabili con un effetto di vivace astrazione pulsante. Piera Paderni: amplia, enfatizza con il suo personale linguaggio, memorie del passato artistico che dialogano con il nostro presente, testimoniano con un sottile compiacimento i valori eterni dell’armonia e della bellezza, dell’incanto e della suggestione rivisitati in chiave contemporanea. Michele Pregno: con una ricerca astratto-simbolica ha intuito la potenza comunicativa del linguaggio grafico associato a toni brillanti annegati su un supporto materico-plastico. L’esperienza rafforza tangibilmente la peculiare espressività delle sue opere. Giacomo Sampieri: rappresenta un ambiente acquatico, forse la memoria di un universo amniotico che si è cristallizzato in immagini mosse che virano verso i toni luminosi dell’azzurro. Pone i protagonisti in una scena onirica, simbolica ed evocativa di memorie personali. Livio Stroppiana: per costruire le sue atmosfere aniconiche, si avvale da una parte d’impianto grafico che gli permette di disegnare la sua tensione esistenziale carica di sensibilità emotiva, dall’altra di esprimere qualità concettuali che vanno oltre l’impianto astratto della sua pittura. Gianni Maria Tessari: compone un alfabeto misterioso con una grafica archetipale visionaria affidata al segno che si fa simbolo. Vi associa dissolvenze cromatiche che evocano paesaggi industriali avvolti in una luce inquietante e larvali abbozzi figurali. Mario Tonino: esplora una terra di confine fra pittura e scultura. Il suo lavoro è caratterizzato da una sintesi di plasticità e di narratività, di figurazione e astrazione, di fantasia e riflessione concettuale di potente carattere evocativo. Maja Zignone: trasmuta i materiali tecnologici del plexiglass, del neon, del vetro, del tondino di ferro in una scrittura capace di fondere insieme disegno e colore, luce e ombra, trasformando l’opera installativa in un intelligente racconto concettuale.
Giovanni Cordero

le opere esposte
SENZA TITOLO,1983, tecnica mista con stoffe su tela, cm100x72

Invito
 
Invito
 
volantino
 
recensione claudia borgns
 

Recensioni online Claudia Borgna:
     Back from Turin! Piero Lerda: a private artist
     One night long inside 'La Stanza degli Aquiloni di Piero'

 
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